Nutrizione Quanto emerge dal seminario del Centro Chirurgico San Paolo di Pistoia “Sanità e sociale: i benefici di una corretta alimentazione”

Tumori, patologie cardiovascolari e metaboliche influenzate direttamente dalla cattiva alimentazione

Dall’educazione ad un più corretto stile di vita, prendendo a modello la dieta mediterranea, fino all’inserimento delle malattie vascolari nei programmi di screening

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Alimentarsi bene o male fa la differenza per la nostra salute in modo davvero radicale. Tumori, patologie cardiovascolari e metaboliche sono influenzate direttamente dalla cattiva alimentazione e aggravati da una scarsa o assente attività fisica, oltre che da città sempre più inquinate.

E’ questo il principale messaggio che arriva dal seminario “Sanità e sociale: i benefici di una corretta alimentazione”, organizzato dal Centro Chirurgico San Paolo di Pistoia. Un simposio al quale hanno preso parte la dr.ssa Barbara Lunghi, specializzata in scienze dell’alimentazione, il dr. Antonio Collarino, chirurgo vascolare, il dr. Giampaolo Gini, specialista in oculistica, insieme all’On. Edoardo Fanucci, membro della V Commissione Bilancio, Territorio e Programmazione della Camera dei Deputati.

Sul fronte della nutrizione, la dieta mediterranea – tutelata come bene dell’umanità – ci viene incontro. Si tratta di riscoprire abitudini e tradizioni locali, di guardarsi intorno per cercare prodotti del territorio da rivalorizzare. Una dieta che si basa sull’uso di olio, verdure, frutta e pesce. Alimenti che, come ampiamente dimostrato da studi importanti, sono alla base di una vita sana.

Quanto più ci sia allontana da questo stile di vita tanto più si favoriscono le malattie vascolari, che costituiscono la causa di gran lunga più frequente di mortalità e invalidità nella popolazione adulta, in associazione all’infarto miocardico, che si colloca al primo posto, all’ictus cerebrale, subito al secondo posto ed alle arteriopatie periferiche nei primi posti.

Di fatto in Italia l’ictus è la terza causa di morte con il 12 per cento di tutti i decessi per anno, oltre che la causa principale di invalidità. Ma la principale lotta alle malattie vascolari consiste nella prevenzione, che comprende anzitutto l’informazione e l’educazione ad un più corretto stile di vita, per un più efficace controllo dei principali fattori di rischio e per consentirne una diagnosi precoce, con un conseguente trattamento sia esso medico, farmacologico o chirurgico.

Per altro, in Italia sono operativi tre programmi di screening (mammella, cervicale, colonrettale) che garantiscono il controllo di 11 milioni di persone. Inoltre il 5 per mille sulla quota vincolata per il piano nazionale prevenzione verrà destinata ad un progetto di supporto. Di qui l’invito a riflettere sull’importanza di inserire le malattie vascolari all’interno dei programmi di screening.

All’incontro hanno preso parte anche S.E. il Prefetto di Pistoia – Dott. Angelo Ciuni, il Colonnello Eugenio Cacciuttolo – Comandante dell’Arma dei Carabinieri della Provincia di Pistoia, il Colonnello Ciro Natale – Comandante della Guardia di Finanza di Pistoia, il Capitano Fedele Verzola –Comandante dei Carabinieri Nas della Toscana ed Elena Calabria, presidente CNA Pistoia.

 

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