Sintesi

L’acne è un disordine infiammatorio cronico del follicolo pilifero e delle ghiandole sebacee.
Le fasi di evoluzione dell’acne sono tre e sono caratterizzate rispettivamente dalla presenza di comedoni(punti neri chiusi e aperti), di papule (elementi infiammati) e di pustole (brufoli con il puntino bianco o giallo). Il comedone si sviluppa per ostruzione dello sbocco dei follicoli o pori della pelle. Segue poi una fase infiammatoria con papule rosse che possono diventare brufoli con la punta bianca o gialla. Esistono diversi tipi di acne. Tra questi c’è l’acne polimorfa giovanile: viene definita “polimorfa” perché sulla pelle di chi ne è affetto sono presenti contemporaneamente comedoni, papule e pustole.

Che cos’è l’acne giovanile?

L’acne giovanile è uno dei tipi di acne più frequenti. Colpisce, in genere, tra i 12 e i 18 anni. Viene definita “polimorfa” perché sul viso del soggetto che ne soffre sono presenti contemporaneamente comedoni (punti neri e punti bianchi), papule (elementi infiammati) e pustole (brufoli con l’estremità superiore bianca o gialla).

Quali sono le cause dell’acne giovanile?

I soggetti affetti da acne giovanile presentano una maggiore sensibilità allo stimolo degli ormoni.
In generale tra le cause che possono dar vita all’acne si trovano: la familiarità (se uno dei genitori o entrambi hanno sofferto di acne); lo stress (l’acne può aggravarsi in caso di situazioni stressanti); l’uso dicosmetici coprenti. L’alimentazione non è invece in causa.

Quali sono i sintomi dell’acne giovanile?

I sintomi sono rappresentati dalla presenza di comedoni, papule e pustole.

Come si può prevenire l’acne giovanile?

Per chi soffre di acne sono raccomandabili alcuni comportamenti:

  • Detergere la pelle con prodotti non schiumogeni e non troppo di frequente.
  • Evitare l’uso di cosmetici in crema.
  • Evitare di applicare qualsiasi crema compresa la crema solare.
  • Ricordare di struccarsi completamente prima di andare a dormire per permettere alla pelle di respirare.
  • Indossare un abbigliamento non troppo aderente che intrappoli il calore e l’umidità e favorisca lo sfregamento e l’irritazione della pelle.

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata tramite una visita del dermatologo che evidenzi il polimorfismo delle lesioni e la costante presenza di un’importante produzione di sebo.

Trattamenti

Il trattamento di base consiste nel praticare il Micropeeling cioè utilizzare lozioni che aiutano la desquamazione cutanea eliminando papule e comedoni.
Nei casi molto infiammatori si utilizza la Terapia Fotodinamica che spegne l’infiammazione ed evita le cicatrici.
Nei casi di acne più severa si utilizza l’acido retinoico sia in lozione sia per via orale secondo le indicazioni del dermatologo. Questo derivato della vitamnia A promuove la guarigione dell’acne.

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